Qualche anno fa mi sono reso conto che se sono troppo occupato per prendere in carico qualcosa, non dovrei dire "non ho tempo". In effetti, spesso ho tempo. Non è così difficile ritagliarsi un po' di tempo extra per qualcuno. Quello che non ho – e che non posso ritagliarmi – è più attenzione. L'attenzione è una risorsa molto più limitata del tempo. Quindi quello che dovrei dire è "non ho attenzione". Potrei avere 8 ore al giorno per lavorare, ma probabilmente ho solo 4 ore al giorno per l'attenzione. Un'estate, un ragazzo mi ha scritto all'improvviso chiedendo se poteva fare uno stage con me. La sua email era fantastica – chiara, riflessiva, gentile, invitante, sicura ma non invadente, e non troppo lunga (ma abbastanza lunga da dire quello che doveva dire senza tralasciare nulla). Studiava alla Harvard Business School e sarebbe tornato a Chicago quell'estate. Ha chiesto se poteva passare a salutarmi. La sua email ha reso facile per me dire di sì. Così è venuto, e abbiamo avuto una grande sessione. Abbiamo trascorso forse un'ora insieme. Ho imparato a conoscere il suo background, che tipo di cose lo interessavano, cosa voleva imparare, cosa poteva insegnarci, ecc. Poi abbiamo scambiato alcune idee. È stato naturale, fluido, senza sforzo. Davvero promettente. Poi gli ho detto che avrei riflettuto su alcune cose e gli avrei fatto sapere presto. Si è fatto sentire alcune settimane dopo, e io ho detto che gli avrei fatto sapere di nuovo presto. E non l'ho fatto. Un mese circa dopo gli ho scritto e gli ho detto che mi dispiaceva davvero. L'avevo ingannato – e ingannato me stesso – pensando di avere abbastanza tempo per prendere in carico uno stagista quell'estate. Volevo farlo, mi piaceva davvero, pensavo che sarebbe stato fantastico, ma semplicemente non avevo tanto tempo quanto pensavo di avere per considerarlo ulteriormente e organizzare il lavoro e trascorrere del tempo con lui, ecc. Ma in realtà, mentre ci pensavo, mi sono reso conto che avevo tempo. Ogni giorno è lo stesso ciclo di 24 ore. Ogni giorno lavorativo circa 8 ore. Sicuramente avrei potuto trovare anche solo 20 minuti al giorno per lavorare con lui. Ma non era quello. Non era che non potessi trovare il tempo. Non riuscivo a trovare l'attenzione — soprattutto l'attenzione sostenuta. La mia mente si riempie di alcuni progetti chiave e basta. Sono assorbito da quelli. È lì che si trova la mia attenzione. Se avessi dedicato 20 minuti qua e là per lui, sarei fisicamente presente in quel momento, ma mentalmente sarei altrove. E questo non è giusto per nessuno dei due. Il tempo e l'attenzione non sono la stessa cosa. Sono appena correlati.

La procrastinazione non è un problema, è un segnale. Vuoi fare questa cosa o no? La risposta sta in quanto tempo aspetti.

Fai semplicemente la cosa. Non farla perché pensi che ti renderà migliore in qualcos'altro. Se lo fa, ottimo. Se non lo fa, ancora meglio. Una cosa non deve necessariamente servire a un'altra cosa. Non rovinare le parti cercando di farle diventare il tutto.