Il framework del "modello di scambio dei publisher" è fantastico e distilla davvero il crollo del funnel dei media tradizionali (dove gli inserzionisti pagavano le piattaforme per interrompere il pubblico) in relazioni finanziarie dirette (tra creatori e consumatori). App come @zora @farcaster_xyz @paragraph_xyz non stanno solo monetizzando contenuti; stanno trasformando ogni atto creativo in un asset liquido che può essere valutato, scambiato e speculato in tempo reale. Il consumo e la speculazione si fondono in un'unica azione: non puoi più semplicemente "mettere mi piace" a un post quando mettere mi piace significa acquistare una quota nel futuro output del suo creatore. Ciò che è interessante è che questo inverte i modelli di rischio tradizionali. In precedenza, le piattaforme estraevano valore dai creatori fornendo distribuzione "gratuita" mentre trattenevano le entrate pubblicitarie, costringendo i creatori a costruire enormi audience prima di vedere una monetizzazione significativa. Ora, il pubblico assorbe quel rischio direttamente investendo nei token dei creatori prima di sapere se il creatore produrrà qualcosa di valore. È la meccanica del capitale di rischio applicata a ogni output creativo.
Mason Nystrom
Mason Nystrom25 lug, 00:47
Le applicazioni per i consumatori stanno rapidamente adottando il modello emergente di scambio tra editori. Applicazioni come Zora, Coop Records, Paragraph, Ohara, tra le altre, stanno sfruttando le infrastrutture di mercato (ad es. Doppler) per creare nuovi asset che catturano l'attenzione e migliorano la monetizzazione per gli individui. L'App Base e terminali di trading come @zoraterminal offrono interfacce per interagire con gli scambi di editori attraverso il consumo di contenuti e il trading di asset emessi dagli scambi di editori. I mercati per tutto stanno arrivando.
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