Una scena dall'inferno a Mirage Rafah, nel sud di Khan Younis Avrei voluto poter documentare ciò che abbiamo testimoniato oggi attraverso un video durante la nostra presenza nell'area di Mirage a Rafah, nel sud di Khan Younis. I camion sono entrati in modo caotico e sconsiderato, sfrecciando senza alcun riguardo e schiacciando chiunque si trovasse sulla loro strada. Non appena si sono fermati, le persone si sono precipitate verso di loro come se si lanciassero verso la vita o verso la morte. Poi è iniziato il vero orrore, mentre le forze di occupazione aprivano il fuoco su chiunque si avvicinasse ai camion. Accanto a me c'era un giovane che correva solo in cerca del suo sostentamento quotidiano quando un proiettile lo colpì direttamente alla testa. È stato un momento indimenticabile, pieno di terrore, silenzio e completa impotenza. Ho cercato di aiutarlo, ma non ci sono riuscito; sono rimasto lì con le mani legate dalla paura e dalla dura realtà. Ciò che era ancora più scioccante era che tutti continuavano a correre, nessuno si fermava per aiutarlo, nessuno cercava di portarlo in ospedale. Tutti correvano verso il camion, verso la morte, in cerca di un pezzo di pane per alleviare la nostra fame. Questa scena non assomiglia alla vita, è uno scorcio dell'inferno che viviamo ogni singolo giorno e nessuno ci sente.