Jerome Powell ha 72 anni, è ricco ed è completamente distaccato dalle difficoltà degli americani comuni. Ha guardato dritto ai prezzi in aumento e ha definito l'inflazione "transitoria", ignorando dati brutali fino a quando non è stato troppo tardi, lasciando che la peggiore inflazione della storia moderna devastasse i risparmi e schiacciasse le famiglie. È rimasto in silenzio mentre Washington bruciava trilioni in spese sconsiderate molto tempo dopo che l'emergenza COVID era finita. Poi, in un atto palese di favoritismo politico, ha tagliato i tassi di interesse di 50 punti base proprio prima delle elezioni, qualcosa che nessun presidente della Fed veramente indipendente dovrebbe mai fare. E adesso? Si rifiuta di abbassare i tassi, nascondendosi dietro paure di "inflazione futura" che non esiste nemmeno nei dati odierni. Sotto la supervisione di Powell, la Fed è diventata uno strumento di ritardo, negazione e politica, assicurandosi che sarà ricordato come uno dei presidenti della Federal Reserve più falliti e compromessi nella storia americana.