Secondo @DrRichardWerner, la maggior parte degli economisti crede che, per concedere un prestito, una banca debba "trasferire fondi da altri conti all'interno o all'esterno della banca."1/
Altrove Werner spiega: “La domanda chiave è se, come prerequisito… per accreditare il capitale del prestito del mutuatario nel loro conto, la banca prelevi effettivamente questa somma da un altro conto, risultando in una riduzione di valore equivalente nel saldo di un'altra entità.” 2/
Ma la visione standard non afferma nulla di simile. 3/
Invece, si sostiene che un prestito inizialmente aumenta le passività e le attività totali della banca prestataria per l'importo del prestito. Una volta che il mutuatario spende tutti i proventi e le transazioni sono regolate, ceteris paribus, il suo saldo torna a zero e la banca si libera di tante riserve.
Le riserve sono _attività_ bancarie, quindi una banca che si separa da esse non attinge a nessun conto presso di essa. Attrae invece dal proprio conto della Fed. Ma quel prelievo è un _risultato_ del prestito che ha concesso, non un "prerequisito" per concederlo. 5/
Werner sembra non capire che le passività di una banca, inclusi i saldi dei depositi mantenuti presso di essa, rappresentano fondi _già trasferiti ad essa_. Essa scambia i suoi IOU per quei fondi, che può poi utilizzare per concedere prestiti senza alcun ulteriore trasferimento di fondi. 5/
Quindi, per prenotare un prestito, non è necessario "trasferire" fondi da nessuno dei suoi conti. Potrebbe persino trovare vantaggioso concedere un prestito che non può finanziare con i fondi già messi a disposizione, prendendo in prestito da fuori. Ma anche qui il prestito può avvenire dopo che il prestito è stato prenotato. 6/
Questo non nega che molte spiegazioni convenzionali sulla creazione di denaro da parte delle banche, inclusa la storia meccanica del "moltiplicatore di denaro" in cui le banche prestano solo importi pari alle loro riserve in eccesso, o quelle in cui le banche dipendono interamente dai fondi dei depositanti, siano altamente irrealistiche. 7/
Ma anche quei conti ingenui non suppongono che le banche non possano accreditare il conto di un mutuatario senza prima addebitare uno o più conti dei suoi altri creditori, prendere in prestito altrove o attingere al proprio saldo della Fed.
Le prove fornite dai banchieri potrebbero certamente stabilire gli errori dietro molti resoconti eccessivamente semplificati sul prestito bancario. Ma la visione specifica che Werner ha di tali prove "che confutano" è un uomo di paglia che è assente anche dalla maggior parte di quegli resoconti eccessivamente semplificati.
Per coloro che desiderano consultarlo, l'articolo di Werner è qui:
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